Raffronto d’analisi T.M.C.-1 // T.M.C.-2
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Raffronto d’analisi T.M.C.-1 // T.M.C.-2Completata l’analisi della gestualità della nuova metrica ed accertato che i tagli e la modifica dei criteri di attribuzione dei tempi ci sono e sono consistenti, l’interrogativo che sorge spontaneo è: quanto consistente? In questo capitolo tenterò di dare una risposta a questo interrogativo, per farlo mi servirò della stessa analisi TMC-1 acclusa nel manuale dalla FIAT e relativa al montaggio della Pompa alimentazione carburante, di cui mi sono già servito nell’esempio ragionato relativo. Le ragioni di questa scelta sono duplici; la prima ragione è che il rilievo è un riferimento ufficiale, la seconda è relativa al fatto che utilizzando un rilievo identico, sarà possibile valutare esattamente l’incremento della prestazione di lavoro o meglio dello sfruttamento, essendo rimasti invariati sia il prodotto che l’o.d.l., l’impiantistica e le attrezzature. Per semplificare il lavoro eviterò ripetizioni riportando unicamente i vecchi pagati ed elencando i nuovi con le motivazioni necessarie. Come riferimento vedere anche l’analisi ufficiale con il TMC-1 (all. n° 1)
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Il cicloIl ciclo in esame è semplice, in esso non sono presenti movimenti del corpo difficili, posizionare o disaccoppiare difficili, non vi sono maggiorazioni peso e sforzi consistenti; in sintesi si tratta di un insieme di gestualità “moderne” dove il ciclo è stato depurato di molte difficoltà, gravosità o nocività. E’ in sostanza quanto di meglio si è ottenuto o ci si può attendere da processi di ristrutturazione e/o razionalizzazione dei cicli di lavoro. Ne consegue che un ciclo di questa natura è una sorta di paradigma della media dei carichi di lavoro oggi esistenti che vedono concentrato nel tempo di presenza in officina il massimo di attività gestuale possibile, tutta quella non sostituibile da automatismi di varia natura. Altra considerazione da fare è che nel raffronto nulla è stato mutato, non soltanto nella gestualità ma anche nella valutazione dei Fattori di Riposo e del Fattore Fisiologico. Il raffronto quindi è puro ed investe la sola metrica del lavoro.
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Elemento d’analisi n° 1 (all. n° 1)
I pagati TMC-1
I pagati TMC-2
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Elemento d’analisi n° 2 (all. n° 1)
I pagati TMC-1
I pagati TMC-2
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Elementi d’analisi n° 3-4 (all. n° 1)El. n° 3 – 4 (TMC-1)
El. n° 3 – 4 (TMC-2)
I pagati ed i relativi criteri di assegnazione, sia per le guarnizioni che per le piastrine, sono identici all’elemento n° 2, quindi: I pagati TMC-1
I pagati TMC-2
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Elemento d’analisi n° 5 (all. n° 1)
I pagati TMC-1
I pagati TMC-2
Lo SBd è dato dalla distanza (36 ± 60) e dal Caso Oggetti misti ad altri. 1 Complementari – Simultaneità è il pagato della difficoltà legata al prelievo contemporaneo di 2 oggetti. 2 Pf per posizionamento senza nessuna resistenza. 2 Complementari – Riafferrare per oggetti piccoli che necessitano di un riafferrare durante il posizionamento. 3 Rp per imboccatura viti e primi avvitamenti (pagato alto perché il TMC-2 prevede una sola rotazione del polso per l’imboccatura) NB Anche in questo caso, nell’assegnare la maggiorazione per il Riafferrare mi sono tenuto largo, perché il prospetto riassuntivo TMC-2 prevede questa maggiorazione unicamente nel caso di oggetti minori di 3 mm. |
Elemento d’analisi n° 6 (all. n° 1)
I pagati TMC-2
Lo SBf è dato dalla distanza (36 ± 60) e dal Caso Oggetti singolo di facile presa. 1 Pf per posizionamento avvitatore su vite. 1 Complementari – Premere Pulsante è il pagato specifico del premere pulsate. |
Elemento d’analisi n° 7 (all. n° 1)Essendo un Tempo Macchina il pagato non subisce variazione alcuna, quindi: I pagati TMC-1 TM di avvitamento = 0,02
I pagati TMC-2
I criteri TMC-2 adottati sono identici a quelli del TMC-1.
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Elemento d’analisi n° 8 (all. n° 1)
I pagati TMC-1
I pagati TMC-2
** Sia per il TMC-1 che per il TMC-2 i Tempi Attivi sono arrotondati prima di assegnare i Fattori di Riposo e Fisiologico.
Il ½ Spf è dato dalla distanza (0 ± 14) e dal fatto che il movimento non è completo essendo l’avvitatore già nelle mani dell’operaio. 1 Pf per posizionamento avvitatore su vite. 1 Complementari – Premere Pulsante è il pagato specifico del premere pulsate. |
Elemento d’analisi n° 9 (all. n° 1)TM di avvitamento = 0,02 Tutto identico all’elemento n° 7 sia per TMC-1 che TMC-2.
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Elemento d’analisi n° 10 (all. n° 1)
I pagati TMC-1
I pagati TMC-2
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Elemento d’analisi n° 11 (all. n° 1)
I pagati TMC-1
I pagati TMC-2
PRIMA VITE Lo SBd è dato dalla distanza (36 ± 60) e dal Caso Oggetti misti ad altri. 1 Complementari – Simultaneità è il pagato della difficoltà legata al prelievo contemporaneo di 2 oggetti. 1 Pf per posizionamento senza nessuna resistenza non contemporaneo e senza cura per il grado di maneggevolezza. 1 Pm per posizionamento cieco della vite sulla pompa. 1 Complementari – Riafferrare vite. 5 Rp per piccoli avvitamenti. 1 Complementari – Applicare Pressione, per il serraggio della vite con le mani. SECONDA VITE Si ripete la seguente sequenza di movimenti: 1 Pf. 1 Pm. 1 Complementari – Riafferrare vite 5 Rp. 1 Complementari – Applicare Pressione |
Elemento d’analisi n° 12 (all. n° 1)
I pagati TMC-1 * Per l’azione di bloccaggio valgono le osservazioni già fatte (vedi) relative al fattore sforzo/peso:
I pagati TMC-2
1 Spostare Avambraccio Facile è dato dalla distanza (15 ± 35), dato che 35 cm. sono credibili come distanza nelle vicinanze della zona di lavoro; facile perché oggetto di facile presa. 1 Posizionare Facile per posizionamento facile della chiave su testa vite. 1 Complementari – Applicare Pressione per debole resistenza opposta dalla vite nella fase di serraggio. ½ Spostare Avambraccio Facile è dato dalla distanza (15 ± 35), ipotizzando la distanza tra le due pompe maggiore di 15 cm; il ½ è dato dal fatto che la chiave è già nelle mani dell’operaio; il Facile dal movimento senza interferenze o difficoltà. Si ripetono i movimenti Posizionare Facile e il Complementari – Applicare Pressione con le stesse motivazioni. ½ Spostare Avambraccio Facile è dato dalla distanza (15 ± 35), ipotizzando la distanza tra pompe e zona di appoggio chiave sui 35 cm.; il ½ è dato dal fatto che la chiave è già nelle mani dell’operaio; Facile perché la chiave deve essere unicamente rilasciata senza difficoltà. |
Elemento d’analisi n° 13 (all. n° 1)
I pagati TMC-1
I pagati TMC-2
1 Spostare Braccio Facile è dato dalla distanza (36 ± 60), facile perché oggetto di facile presa. 1 Disaccoppiare perché si rileva una leggera retrocessione nella fase prelievo contemporaneo delle 2 pompe. |
I nuovi dati finali – Ciclo per pezzo e produzione oraria (all. n° 2)Completata la controanalisi con il TMC-2, passerò ora ai nuovi conteggi finali per ridefinire il costo ciclo per pezzo e la produzione oraria; il raffronto lo effettuerò unicamente sui Tempi Totali essendo i Fattori di Riposo e Fisiologici identici nei due rilievi. Il raffronto di tutti gli Elementi d’Analisi è:
* I valori non mutano essendo Assistenza a Tempi Macchina conteggiati unicamente come Fattori di Riposo e Fattore Fisiologico. Essendo una operazione abbinata, sommando tutti i Tempi Totali otteniamo il Tempo Effettivo per montare non 1 ma 2 pezzi; quindi, si divide per 2 onde ottenere i Tempi Unitari.
Il Tempo ciclo TMC-1, ossia la somma dei Tempi MF+TM sono: 0,404 + 0,02 = 0,424 Il Tempo ciclo TMC-2, ossia la somma dei Tempi MF+TM sono: 0,323 + 0,02 = 0,343 I minuti Attivi TMC-1, ossia la somma dei Tempi Effettivi MF+ML sono: 0,404 + 0,02 = 0,424 I minuti Attivi TMC-2, ossia la somma dei Tempi Effettivi MF+ML sono: 0,323 + 0,02 = 0,343 I minuti Passivi TMC-1, dati dai TM-ML sono: 0,02 – 0,02 = 0 I minuti Passivi TMC-2, dati dai TM-ML sono: 0,02 – 0,02 = 0 I minuti Effettivi TMC-1, dati dalla somma degli attivi più i passivi sono: 0,424 + 0 = 0,424 I minuti Effettivi TMC-2, dati dalla somma degli attivi più i passivi sono: 0,343 + 0 = 0,343
Per togliere eventuali residui dubbi, accertare ulteriormente il fatto che il TMC-2 sancisce un livello di rendimento ben maggiore non solo del TMC-1 ma dello stesso MTM, è anche possibile compiere l’analisi della Pompa AC con dati MTM-1 puri espressi in centesimi di minuti non contestabili da nessuno. La cosa più corretta da fare sarebbe indubbiamente una controanalisi analitica e precisa che farò se costretto dal divenire della contrattazione sul tema. Per velocizzare la verifica, e per renderla sufficientemente omogenea con le precedenti, non ripeterò passo passo l’analisi dei micromovimenti per il montaggio della Pompa AC con l’MTM-1, ma assumerò i macromovimenti (Es. lo Spostare e non Raggiungere + Afferrare + Muovere + Rilasciare) trasformando i pagati con il procedimento inverso che il TMC-1 assume. Come già spiegato (vedi) i pagati puri MTM-1 (micromovimenti) vengono accorpati in macromovimenti ed i dati medi sono moltiplicati per il fattore di correzione 0,652 per adeguare i pagati MTM-1, espressi in centesimi di minuto ed a un dato rendimento, a millesimi di minuto ed a rendimento 133,33. Se prendiamo i dati TMC-1 e li dividiamo per il coefficiente di correzione 0,652 riportiamo i dati del ciclo in esame a dati puri MTM-1 sempre riferiti ai macromovimenti. Che l’operazione sia corretta lo dimostra lo stesso manuale FIAT del TMC-1; infatti lo Spostare Vicino Facile (da 1 a 25 cm.) è composto dai seguenti pagati medi MTM-1 rilevabili dalle tabelle MTM-1 (vedi Raggiungere – Afferrare – Muovere – Rilasciare):
Se facciamo l’operazione inversa e dividiamo 16 per 0,652 otteniamo 24,54 che si discosta dal valore medio MTM-1 del 2,2% pagando lo scotto dell’approssimazione e degli ulteriori decimali dello 0,652. Se ampliamo la verifica su tutti i pagati MTM-1 / TMC-1 e teniamo conto di tutte le approssimazioni su tutti i movimenti è corretto affermare che il delta di differenza oscilla tra l’1 ed 2%. Chiarito questo i dati del ciclo della Pompa AC diventano:
Nella colonna gialla i dati sono stati divisi per 0,6 – Nella colonna azzurra i dati sono stati divisi per 0,652 per ottenere due riferimenti all’interno dei quali è possibile collocare l’indice medio di riferimento dell’MTM-1 su detto ciclo. Tenendo conto che i tempi ciclo effettivi sono relativi ad un solo pezzo e che sono presenti due tempi macchina, i risultati sono i seguenti: Il TC effettivo TMC-1, somma di tutti i tempi è: 0,808/2 = 0,404 + 0,02 = 0,424 (millesimi di primo) Il TC effettivo MTM-1 (diviso 0.6), somma di tutti i tempi è: 1,3442/2 = 0,6721 + 0,02 = 0,6921 (centesimi) Il TC effettivo MTM-1 (diviso 0.652), somma di tutti i tempi è: 1,234/2 = 0,6170 + 0,02 = 0,6370 (centesimi) I volumi richiesti sarebbero: TMC-1 = 60 / 0,424 = 141,5 pezzi ora MTM-1 = 100 / 0,6921 = 144.48 pezzi ora MTM-1 = 100 / 0,6370 = 156,98 pezzi ora Il rendimento o la velocità d’esecuzione imposta sarebbe: TMC-1 = 141,5 pezzi ora pari al 133,33 MTM-1 = 144.48 pezzi ora pari al 139,9 MTM-1 = 156,98 pezzi ora pari al 147,98 TMC-2 = 174,9 pezzi ora pari al 164.8 |
Brevi considerazioni sulla controanalisi analizzataErrare humanum est, quindi posso aver fatto anch’io degli errori nel controrilievo TMC-2 ma, a prescindere da marginali osservazioni che si possono eventualmente fare, sono certo che il controrilievo è correttamente eseguito. Il risultato del + 23,6 % è quindi un dato che la dice lunga sulle reali finalità della FIAT in merito alla nuova metrica. Alla luce di questi dati oggettivi, le informazioni trasmesse a suo tempo dall’azienda sono quindi, imprecise e fuorvianti, una sorta di conferma delle “tradizionali” relazioni sindacali FIAT per quanto riguarda i reali incrementi dello sfruttamento. Altre informazioni risultano invece giuste, soprattutto quelle relative alla corretta corrispondenza tra l’indagine preventiva effettuata sulla gestualità oggi esistente in officina, e l’obiettivo di concentrare il massimo del recupero (taglio dei tempi) sui pagati delle nuove Azioni Base o microgestualità. Alcuni lettori potrebbero obiettare che un solo controrilievo non è sufficiente a dimostrare che l’intera nuova metrica si attesti, nel raffronto TMC-1 / TMC-2, su un + 23,6 % e che sarebbero necessarie più verifiche con casi diversi. E’ una giusta osservazione ed alcune altre simulazioni le ho effettuate (vedi anche i raffronti della DENSO di Piorino), ritengo però inutile allegarle perché l’esempio citato, essendo incentrato principalmente sugli Spostare e sui Posizionare, è paradigmatico della stragrande maggioranza della gestualità oggi esistente in officina, sia sulla tradizionale o.d.l. che sulle lavorazioni innovate. Esempi molto ricchi di movimenti del corpo o con consistenti tempi macchina, possono portare l’incremento medio ad un livello leggermente inferiore, ma se all’opposto prendiamo in esame mansioni ricche di sforzi fisici e difficoltà, l’iniziale dato limite è superato di gran lunga, quindi riconfermo che quanto scaturisce dall’esempio corrisponde al reale costo medio che i lavoratori in officina subiscono o subirebbero dalla nuova metrica fatta in casa. Uso volutamente “nuova metrica fatta in casa” perché ritengo di aver dimostrato a sufficienza che non si tratta assolutamente di una rivisitazione più affinata dell’MTM-1, ma di una nuova elaborazione che mantiene poco o nulla dell’impostazione originaria, e che non ha nulla a che vedere con l’MTM-1 ed il TMC-1 anche se è stata “incomprensibilmente” riconosciuta dall’IMD. Mantenere quindi la sigla TMC senza ulteriori specificazioni è molto scorretto, primo perché inganna un interlocutore poco esperto facendogli credere di avere a che fare con una metrica esistente da tempo e non con qualcosa di nuovo, secondo perché non evidenziando gli elementi di novità tende ad aggirare quanto il Contratto Nazionale di Lavoro prevede in questi casi e che è stato trattato nel capitolo specifico.
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Diffusione ed uso della nuova metricaAd un non sindacalista può apparire strano che sulla reale diffusione della nuova metrica si sappia molto poco, invece solo un approfondito studio di caso potrebbe fornire un dato certo sull’attuale livello di diffusione. Essendo un prodotto FIAT mi sembra inutile richiamare il peso politico che questo Gruppo ha nei confronti delle aziende collegate, del suo indotto e delle varie Unioni Industriali quindi, lo stimolo all’assunzione o l’imposizione è un fatto sicuramente presente che si è diffuso e che può ulteriormente diffondersi soprattutto alla luce degli accordi separati firmati nella stessa FIAT Auto. Il mio livello di conoscenza è incompleto, si limita alla realtà torinese, a notizie non certe sull’intero Piemonte, e ad alcune informazioni derivanti dalla contrattazione nazionale o locale frutto di un mio coinvolgimento in momenti di contrattazione o formazione sulla prestazione di lavoro. Alcuni giudizi li esprimerò nel capitolo sulla contrattazione, per ora mi limiterò all’elencazione di alcuni accordi che conosco e che hanno formalizzato l’uso della nuova metrica (Marelli Autronica, Veglia Borletti, Carello/SIEM, Savara).
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