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GLI OPERAI DI MIRAFIORI. Dalla ricostruzione al miracolo economico. Un’analisi quantitativa
di Stefano Musso
Lo storico Stefano Musso fa un’analisi dello sviluppo della Mirafiori dal 1947 (appena finita la guerra sino a tutti gli anni ’50). L’inizio del documento così recita: nel 1947, quando lo stabilimento di Mirafiori fu scorporato dalla Sezione Autocentro (comprendente Lingotto e Mirafiori) per essere costituito in ente Fiat separato, contava 14.000 operai. L’autonomia gestionale/contabile e i cambiamenti di denominazione ufficiale simboleggiavano il passaggio del testimone dal Lingotto a Mirafiori: quest’ultimo diventava lo “Stabilimento Automobili”, mentre il primo era declassato a semplice “Sezione Officine Lingotto” e di lì a qualche anno, a “Officine Sussidiarie Auto”. Le vicende belliche avevano ritardato il raggiungimento della primazia da parte di Mirafiori: erano trascorsi ben otto anni dall’inaugurazione, quando un manifesto di propaganda annunciava che il nuovo impianto era previsto per 22.000 operai su due turni, e tale numero di dipendenti fu toccato solo alla metà degli anni cinquanta, quando si può ritenere che abbiano finalmente trovato attuazione i principi della produzione in linea secondo i quali Mirafiori era stato concepito…