Missione produttiva di Mirafiori
Il piano aziendale di investimenti e di sviluppo prodotto prevede per Mirafiori, ferme restando le produzioni di Punto, Multipla, Lybra, Thesis e Alfa 166, l’avvio produttivo, nel periodo 2003-2004, dei modelli ‘B-MPV dei marchì FIAT e LANCIA e, nell’arco dei 2005, dei modelli del segmento “D” dei due marchi.
In tal senso la definizione degli assetti complessivi delle allocazioni produttive determinerà per Mirafiori una architettura produttiva che va ad acquisire un ruolo centrale nell’ambito dei sistema produttivo aziendale.
Il piano pertanto comporta la complessiva riorganizzazione delle aree produttive di Mirafiori ed è finalizzato alla loro riconversione in un polo di eccellenza competitiva affinché, anche rispetto agli altri stabilimenti, siano in grado di fornire mediante l’estensione ed implementazione delle buone pratiche della produzione snella, la più tempestiva risposta alle esigenze dei mercato in termini dì qualità, efficienza, flessibilità e contenimento dei costi.
A tal fine, pertanto, sarà necessario realizzare un nuovo modello di organizzazione modulare della fabbrica basato sul Team Operaio e finalizzato ad un miglior presidio del processo di trasformazione del prodotto, assicurando il raggiungimento degli obiettivi della “produzione snella”, anche attraverso il coinvolgimento ed il contributo positivo dei componenti stessi del Team.
Tale organizzazione prevede anche una diversa modalità di fruizione delle pause di lavoro confermate nella durata in essere per le diverse aree che verranno effettuate a livello collettivo secondo modalità e articolazioni definite a livello di stabilimento.
Tali pause saranno progressivamente introdotte nel corso dell’anno, a partire dalle aree di montaggio interessate all’avvio dei nuovi modelli ed alla specifiche esigenze tecnico-organizzative che si realizzeranno.
Inoltre sarà avviato un piano di revisione delle singole postazioni di lavoro secondo principi guida di ergonomia applicata ai metodi ed alle condizioni di lavoro.
Pertanto ogni singola postazione sarà rivisitata, secondo i migliori principi ergonomici attualmente conosciuti, per ridurre al minimo possibili gravosità e frequenze collegate alla movimentazione dei carichi.
Le soluzioni ergonomiche migliorative della prestazione lavorativa faciliteranno l’applicazione di un corretto metodo di lavoro atto a garantire, sia nel prodotto che nel processo, i livelli di competitività attesi e saranno e saranno oggetto di periodiche verifiche nell’ambito delle commissioni di partecipazione operanti a livello di Stabilimento/Unità Operativa.
I carichi di lavoro verranno pertanto definiti applicando una metrica del lavoro che tiene conto di tutti gli elementi obiettivi che globalmente influiscono sulla prestazione di lavorativa e, per quanto riguarda il rilievo con elementi normalizzati, prevede, per la definizione dei tempi di lavorazione, l’impiego di un nuovo sistema, derivato dall’MTM, internazionalmente certificato.
L’applicazione della nuova metodologia sarà preceduta dalla comunicazione alle Organizzazioni Sindacali secondo la procedura prevista dall’Art. 11 Disciplina Speciale Parte Prima del vigente CCNL ed illustrata, oltre che ai componenti delle Commissioni Fabbrica Integrata di Stabilimento, alle Organizzazioni Sindacali in un apposito incontro al quale parteciperanno esperti aziendali qualificati in materia.
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