Comunicato Stampa su crisi FIAT
CGIL-CISL-UIL e FIM-FIOM-UILM
Segreterie Generali
Le Segreterie Nazionali di CGIL CISL e UIL e di FIM FIOM e UILM si sono riunite per valutare la crisi FIAT, al cui riguardo confermano un giudizio negativo sul piano predisposto dall’azienda, per le sue drammatiche conseguenze sociali, e insieme perché prefigura la progressiva scomparsa di un settore industriale strategico, da cui dipende la sopravvivenza di centinaia di imprese e la capacità competitiva dell’intero sistema economico italiano.
Per questo motivo confermano la propria indisponibilità a negoziati e accordi sugli ammortizzatori sociali in assenza di un nuovo piano che deve prevedere la conferma di tutti gli stabilimenti esistenti e il rilancio del settore.
Ritengono che il Governo debba promuovere tutte le iniziative necessarie al rilancio del settore, ivi compreso un nuovo assetto proprietario anche con un possibile intervento pubblico, e debba altresì richiamare gli azionisti alle proprie responsabilità, a partire dal reperimento delle risorse finanziarie necessarie alla ricapitalizzazione di FIAT AUTO e al sostegno degli investimenti.
Sollecitano il Governo a una convocazione urgente a Palazzo Chigi per dare su questi punti le proprie risposte.
Chiederanno inoltre un incontro alle Regioni interessate dalla crisi.
A sostegno di tali posizioni invitano i lavoratori metalmeccanici a partecipare compattamente allo sciopero generale della categoria del 15 novembre.
Il 13 novembre FIM FIOM e UILM definiranno un calendario di lotte dei vari stabilimenti di FIAT Auto.
Nei prossimi giorni CGIL CISL e UIL decideranno una iniziativa confederale a sostegno della vertenza.
Roma, 12 novembre 2002