Il lavoro nella 3a. famiglia (Complessi transfertizzati)

 


Le mansioni

Le mansioni  sui complessi transfertizzati, come spiegato nell’audiovisivo, si limitano più volte al solo servizio agli automatismi (carico, scarico, sostituzione utensili, ecc.) quindi raffrontabili al lavoro ai banchi anche se molto più povere. Ne consegue che riteniamo inutile analizzare un ciclo reale perché sarebbe indispensabile descrivere analiticamente un grande complesso (lavorazione basamento motore, scatola del cambio, ecc.) per poi analizzare una semplice attività di movimentazione.

Rimane il fatto che dette mansioni sono soggette al vincolo impiantistico, dato che si è vincolati al tempo ciclo del complesso, e quindi nell’impossibilità di godere in modo autonomo del fattore fisiologico senza essere sostituiti. Questo è il vero oggetto dello scontro e della contrattazione con la gerarchia; vedremo dopo trattando le linee di montaggio quanto la Fiat si sia adoperata per delimitare l’ambito del concetto di vincolo impiantistico con l’obiettivo di impedire che il regime di pause aggiuntive conquistato nell’accordo del 1971 si allargasse alle lavorazioni che limitano il libero godimento del fattore fisiologico.

Nella realtà degli 70′, anche non formalmente, le pause aggiuntive venivano concesse più che altro perché il numero degli addetti non era corposo e più volte era oggetto di scambio con la mensa a scorrimento.

 

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