Il lavoro nella 1a. famiglia (Banchi attrezzati)

 


I banchi attrezzati
Perché questo esempio
Come leggere i fogli d’analisi
Il ciclo – Elemento d’analisi n° 1
Elemento d’analisi n° 2
Elementi d’analisi n° 3-4
Elemento d’analisi n° 5
Elemento d’analisi n° 6
Elemento d’analisi n° 7
Elemento d’analisi n° 8
Elemento d’analisi n° 9
Elemento d’analisi n° 10
Elemento d’analisi n° 11
Elemento d’analisi n° 12
Elemento d’analisi n° 13
I dati finali – Ciclo per pezzo e prod. oraria
Brevi considerazioni sull’analisi esaminata

 

 

I banchi attrezzati 

Premessa

I banchi attrezzati si differenziano dal resto degli impianti presenti in officina per la caratteristica di essere lavoro individuale con consistente possibilità di variare la velocità d’esecuzione delle mansioni.  

In questa famiglia rientrano:

I banchi per il montaggio o la lavorazione di particolari poco  costosi in termini di tempo di esecuzione.

Alcuni banchi per il collaudo di particolari di un ciclo più ricco.

Oltre ai banchi rientrano nella famiglia alcuni tipi di macchine quali, ad esempio, le presse individuali e più in generale tutta l’impiantistica dove  il lavoro è  individuale; dove cioè il collegamento con il ciclo e/o altri lavoratori è poco significativo.  

Eccezioni a questa “regola” sono presenti ma riguardano principalmente il collegamento (vincolo), più o meno significativo, con il ciclo o con altri lavoratori come si verifica ad esempio nel caso di organizzazioni in giusto in tempo.

Le caratteristiche tecniche

I Banchi Attrezzati possiamo dire che sono costituiti da  un piano che serve da base di appoggio per svolgere il lavoro; normalmente sopra il banco o a lato sono presenti le zone di deposito del semilavorato o del finito, anche se queste possono essere sostituite da movimentazioni meccaniche quali convogliatori, nastri trasportatori, manipolatori, ecc.

Le attrezzature in dotazione sono o semplici attrezzi manuali (martelli, avvitatori, punzoni, ecc.) oppure attrezzature alimentate ad aria compressa o elettriche costruite appositamente per velocizzare e/o facilitare la specifica mansione. La loro localizzazione è in vicinanza della zona di lavoro o appoggiate sul banco o appese ad appositi sostegni (pensili).

La condizione di lavoro

Il lavoro si svolge sia in piedi che da seduto, la condizione è solitamente caratterizzata da un ridotto vincolo  e consente, rispetto ad altre mansioni,  i seguenti vantaggi:

Possibilità di variazione della velocità di esecuzione

Possibilità di ricercare “astuzie” per risparmiare gestualità e risparmiare ulteriore tempo

Significativa possibilità di alimentazione di semilavorati necessari al ciclo e equivalente possibilità di accumulo di pezzi finiti

Conseguente possibilità di accumulo di tempo a disposizione del lavoratore per godere di pause aggiuntive al fattore fisiologico

Libera collocazione del godimento individuale della pausa per il Fattore Fisiologico nell’arco del turno di lavoro.

Gli svantaggi

Per una attuale minoranza di casi (la loro entità varia da ciclo a ciclo),  questi vantaggi si riducono fortemente perché siamo in presenza di:

Predominanza del tempo macchina rispetto al  tempo di lavoro con conseguente riduzione delle astuzie possibili

Forte vincolo derivante dal collegamento del banco o macchina con il ciclo di lavoro principale che varia di continuo (problemi di flusso del materiale,  piccole partite per alto numero di specialità, giusto  in tempo)

Scarsa possibilità di alimentazione di semilavorato o ridotta possibilità di accumulo del finito

Le conseguenze di questi punti, producono una ridotta possibilità di accumulo di pause aggiuntive ed anche il godimento del Fattore Fisiologico può risultarne condizionato.

La situazione limite

   Anche per i banchi e le macchine attrezzate si possono avere delle situazioni limite; l’esasperazione dei punti elencati come svantaggi, producono una condizione di lavoro non dissimile ad un lavoro vincolato di linea o su di una transferta.

   Esasperando al massimo, il lavoro può perfino essere peggiore di una mansione di linea perché aggravata dall’isolamento e dalla ridotta (a volte pochi secondi) durata della fase di lavoro.

Perché questo esempio  

La principale ragione della scelta di questo esempio sta nel fatto che questo ciclo di lavoro, oltre che essere una tipica attività da banco attrezzato, è usato dalla FIAT come concreto esempio di rilevazione nel manuale ufficiale aziendale del T.M.C.-1 quindi non viziato da nessuna interpretazione di parte sindacale.

L’esempio e la spiegazione analitica di tutti gli elementi costitutivi i fogli d’analisi, sono già stati spiegati, quindi utilizzerò l’esempio soprattutto per la spiegazione della parte frontale dei fogli d’analisi.

Il rilievo del montaggio pompa alimentazione carburante

In questa parte si spiegherà IL COME un rilievo deve essere correttamente eseguito e controllato.

Facendo riferimento ai tre allegati, presenti nel Manuale FIAT del T.M.C. edito a cura della Direzione Servizi di Produzione – Servizio Lavoro, e consegnato ai firmatari dell’Accordo Alfa-Lancia 4 maggio 1987, (Alleg n° 1)è possibile vedere concretamente realizzato un corretto rilievo.

Usiamo il termine – corretto – perché, sotto l’aspetto della procedura, questo rilievo risponde ai requisiti richiesti ed è molto utile come strumento di studio soprattutto per la sua analiticità e semplicità.

Per facilitarne l’analisi e la fruizione in sede di formazione, scomporrò il rilievo in singoli elementi d’analisi e, per ogni blocco, accluderò le spiegazioni,  i criteri di scelta assunti, del caso.

Il ciclo consiste nel montaggio manuale abbinato di 2 pompe alimentazione carburante su di un banco attrezzato. 

Il lay-out del posto di lavoro e la vista in sezione del pezzo, sono visibili nel retro di uno dei fogli d’analisi, (Alleg n° 1). Il lavoratore opera in piedi, ha a disposizione, oltre al banco con i contenitori, 2 attrezzi porta pezzo , un avvitatore ad aria compressa appeso, ed una chiave fissa.

Come leggere i fogli d’analisi  

I tempi assegnati per ogni elemento d’analisi sono la somma delle gestualità occorrenti per il completamento dell’elemento stesso.

Ogni micromovimento T.M.C.-1 viene assegnato riportando un numero nell’apposita colonna, ogni numero moltiplicato per il valore corrispondente dà un risultato che, assommato agli altri dello stesso elemento, compone il costo unitario dell’elemento stesso (tempi effettivi in millesimi di minuto).  

I numeri relativi alla gestualità possono essere numeri interi o ½; questi ultimi stanno ad indicare movimenti non completi o interrotti per logica o esigenza del ciclo di lavoro.

In ragione di questa possibilità, l’unità (l’uno) è registrato con una barra trasversale (/) per consentire, alla bisogna, l’immediata trasformazione in ½.

Nella spiegazione analitica del rilievo che sarà affrontata nel capitolo seguente (Il ciclo), mi rervirò, per descrivere le gestualità ed i pagati conseguenti, delle seguenti sigle:

Azione Base

Spostare

Posizionare

Disaccoppiare

Ruotare

M. Corpo

Simbolo Movimento

Sv Sn Sl

P

D

Rp.

Rv.

Mc.
Distanza in cm. 25 50 80

8

16 30

Grado Difficoltà f m d f m d f m d f d

L’aggiunta di: f – m – d indica che il movimento è di classe facile (f), media (m) oppure difficile (d).

La griglia di riferimento, presente sui fogli d’analisi del T.M.C.-1 per registrare le gestualità ed i tempi, è la seguente:

Spostare

Posizionare 

Disaccoppiare

Ruotare 

M.Corpo

Sv  0 ÷ 25

Sn 26 ÷ 50

 Sl 51 ÷ 80

P

D

Rp.   R.Volant.

Mc

f

m

d

f

m

d

f

m

d

f

m

d

f

m

d

8

 9/16

17/30

f

d

16

19

22

24

28

31

34

38

42

7

17

35

4

8

19

6

10

13

10

19

  I tempi d’esecuzione sono in millesimi di minuto a 133,33

Fattori di Riposo

Per quanto riguarda i Fattori di Riposo, il riferimento è la tabella FIAT (Alleg n° 2); le sigle usate sul rilievo sono da interpretare nel seguente modo:

Esempio —> 2aL

Il numero indica sempre la Posizione base,  //  2 = IN PIEDI.

La lettera minuscola indica sempre l’atteggiamento del tronco e degli arti relativi a quella posizione base,

a) Tronco ed arti in atteggiamento normale, con tronco quasi fermo.

La lettera maiuscola indica sempre lo sforzo da compiere, dove:

L         = Leggero

M        = Medio

P         = Pesante

PP      = Molto Pesante

La percentuale di fattori di Riposo da assegnare a data dal valore risultante dall’incrocio tra la teorica linea orizzontale e la verticale, quindi:

2aL = 7%. (Il valore è comprensivo del Fattore Fisiologico pari al 4% quindi il Fattore di Riposo puro è del 3%).

Il ciclo – Elemento d’analisi n° 1  

Il ciclo di montaggio di questa vecchia pompa alimentazione carburante nei suoi 13 elementi d’analisi che lo compongono, non contiene né spostare lontani (Sl), né rotazioni volantino (Rv), né movimenti del corpo (Mc); questo fatto mi consente di mutilare lo specchietto di assegnazione tempi, eliminando questi movimenti, e di aggiungere le 3 colonne relative ai Tempi Effettivi (Tempi Attivi), i Fattori di riposo (F.R.) e Tempi Totali (riesaminare (Alleg n° 1)).

Elemento n° 1

Prendere simultaneamente da contenitori n° 2 corpi pompa.

Posizionare le pompe su attrezzi.

I pagati:

Spostare

Posizionare

Disaccoppiare

R

Sv 0 ÷ 25

Sn 26 ÷ 50

P D Rp.
f m d f m d f m d f m d 8 Tempi
16 19 22 24 28 31 7 17 35 4 8 19 6 T.Ef. F.R. T.T.

/

/ 0,072

1,07

0,077
//

0,031 + 0,007 + 0,017 + 0,017 = 0,072   Tempi Attivi o Effettivi

I criteri adottati:

Snd + Pf  

 

Per il prelievo dei 2 corpi pompa è stato assegnato lo Spostare normale (Sn) perché la distanza è tra i 25 ed i 50 cm., è stato considerato di classe difficile perché sono oggetti misti ad altri (anche se tutti corpi pompa) e quindi siamo nel caso (Rc- Raggiungere di Caso C) dell’M.T.M.-1 (Alleg. n° 3).

E’ stato assegnato 1 Pf di maggiorazione perché il prelievo contemporaneo di 2 corpi pompa è difficile da eseguirsi contemporaneamente.

2 Pm  

Per il posizionamento dei 2 corpi pompa negli appositi attrezzi è previsto un posizionare di media difficoltà perché l’accoppiamento è preciso (minore di 1,5 mm) e prevede una leggera pressione vedi pagati MTM-1 (Alleg n° 4) – vedi adeguamento MTM-1 / TMC-1 (Alleg n° 5).

Sono presenti 2 Pm perché il posizionamento dei 2 corpi pompa, non è possibile effettuarlo contemporaneamente.

Il Fattore di Riposo

 

2aL / 1,07  

Questa indicazione è relativa all’assegnazione del fattore di riposo per il singolo elemento d’analisi. La tabella di riferimento, come ho già ricordato,  è quella FIAT (Alleg n° 2).

2aL si riferisce a:

2 =   Posizione Base – IN PIEDI

a =   Tronco ed arti in atteggiamento normale, con tronco quasi fermo.

L =   Sforzo leggero da 0 a 2 kg.

1,07   Non è altro che l’indicazione dell’assegnazione della maggiorazione del 7% sul tempo assegnato in relazione alla posizione base, all’atteggiamento del tronco e degli arti e della resistenza opposta dal mezzo meccanico o dal peso. Moltiplicando per 1,07 si evitano i passaggi matematici relativi alla proporzione.

NB     La tabella FIAT prevede  l’accorpamento del Fattore Fisiologico (4%) nella stessa maggiorazione, quindi il F.R. reale è unicamente del 3%.

Il Tempo Totale

Il Tempo Totale Assegnato per il singolo elemento d’analisi non è altro che la somma del Tempo Attivo e del Fattore di Riposo. Infatti:

0,072 x 1,07 = 0,077  

Tempo Totale Assegnato all’elemento.

Elemento d’analisi n° 2  

Prendere simultaneamente da contenitori n° 2 filtri.

Posizionare filtri in sedi pompe.

I pagati:

Spostare

Posizionare

Disaccoppiare

R

Sv 0 ÷ 25

Sn 26 ÷ 50

P D Rp.
f m d f m d f m d f m d 8 Tempi
16 19 22 24 28 31 7 17 35 4 8 19 6 T.Ef. F.R. T.T.

/

/ 0,066

1,07

0,071
////

I criteri adottati:

Snd + Pf  

Valgono le stesse motivazioni dell’el. n° 1. E’ importante sottolineare però che la classe difficile e la maggiorazione sono sempre validi sia che gli oggetti siano piccoli (viti, filtri, ecc.) che voluminosi come i corpi pompa.

Pf + Pf  

Non essendo un accoppiamento ma un semplice posizionamento senza alcuna resistenza si assegna solo il Pf; se ne assegnano 2 perché l’oggetto (filtro) è piccolo e poco maneggevole, quindi è previsto un riprendere durante il posizionamento.

Il pagato è ripetuto (Pf+) perché non è possibile il posizionamento contemporaneo dei due filtri.

0,031 + (0,007 x 5) = 0,066   Tempi Attivi

Fattore di Riposo —–> Vedere el. n° 1

0,066 x 1,07 = 0,071  

Tempo Totale assegnato all’elemento.

Elementi d’analisi n° 3-4  

Prendere simultaneamente da contenitori n° 2 guarnizioni

Snd + Pf  0,038

Posizionare guarnizioni in sedi pompe

4 Pf 0,028

Totali Tempi Attivi 

0,066

Fattore Riposo e Fisiologico

2aL

1,07

Tempi Totali

0,071

Prendere simultaneamente da contenitori n° 2 piastrine

Snd + Pf  0,038

Posizionare piastrine in sedi pompe

4 Pf 0,028

Totali Tempi Attivi 

0,066

Fattore Riposo e Fisiologico

2aL

1,07

Tempi Totali

0,071

I pagati, sia per le guarnizioni che per le piastrine, sono identici all’elemento n°2.

0,066 x 1,07 = 0,071  

Tempo Totale elemento n° 3.

0,066 x 1,07 = 0,071  

Tempo Totale elemento n° 4.

Elemento d’analisi n° 5  

Prendere simultaneamente da contenitori n° 2 viti.

Posizionare ed imboccare viti.

I pagati:

Spostare

Posizionare

Disaccoppiare

R

Sv 0 ÷ 25

Sn 26 ÷ 50

P D Rp.
f m d f m d f m d f m d 8 Tempi
16 19 22 24 28 31 7 17 35 4 8 19 6 T.Ef. F.R. T.T.

/

/ 0,084

1,07

0,090
//// ///

I criteri adottati:  

Per il prelievo ed il posizionamento delle viti vale l’analisi dell’elemento n° 2 e simili.   

Per quanto riguarda l’imboccatura delle viti, questa azione è possibile effettuarla contemporaneamente quindi i pagati sono assegnati una sola volta, consistono in 3 Rotazioni e, dato che sono piccoli avvitamenti, si traducono in 3 Rotazioni Polso.

Quindi:

0,031 + (0,007 x 5) + (0,006 x 3) = 0,084   Tempi Attivi

2aL / 1,07   Fattore di Riposo

0,084 x 1,07 = 0,090

Tempo Totale elemento n° 5.

Elemento d’analisi n° 6  

Prendere avvitatatore pensile, posizionarlo su vite.

Premere pulsante.

I pagati:

Spostare

Posizionare

Disaccoppiare

R

Sv 0 ÷ 25

Sn 26 ÷ 50

P D Rp.
f m d f m d f m d f m d 8 Tempi
16 19 22 24 28 31 7 17 35 4 8 19 6 T.Ef. F.R. T.T.
 / / 0,038

1,07

0,041
/

I criteri adottati:

Snf  

Per il prelievo dell’avvitatore pensile è stato assegnato lo Spostare normale (Sn) perché la distanza è tra i 25 ed i 50 cm., è stato considerato di classe facile perché si tratta di un oggetto di facile presa collocato mediamente in un posto fisso e quindi siamo nei casi (Ra-Rb – Raggiungere di Caso A o B) dell’M.T.M.-1.

Pf + Pf  

Il primo Pf è stato assegnato per il posizionamento dell’avvitatore sulla vite, il secondo per l’azione Premere Pulsante dell’avvitatore. Quindi:

0,024 + 0,007 + 0,007 = 0,038   Tempi Attivi

2aL / 1,07   Fattore di Riposo

0,038 x 1,07 = 0,041

Tempo Totale elemento n° 6.

Elemento d’analisi n° 7

TM di avvitamento = 0,02 

Dopo il premere pulsante è previsto il pagamento del Tempo Macchina relativo alla fase di avvitamento della vite che è stato rilevato cronometricamente, 2 centesimi di minuto.

Questo tempo viene maggiorato del Fattore di Riposo e del comprensivo Fattore Fisiologico perché anche durante questo tempo si lavora e, dato che il tempo di presenza in officina scorre, anche il Fattore Fisiologico viene maturato.  

La maggiorazione viene conteggiata nel Tempo Totale e aggiunta nella rispettiva colonna, mentre il Tempo Macchina viene registrato nella colonna Tempi in Macchina Lavora e Tempi Macchina.

Quindi:

0,02       Tempo in Macchina Lavora

0,02       Tempo Macchina

0,0014    Fattore di Riposo e Fattore Fisiologico.

Elemento d’analisi n° 8  

Spostare avvitatore su seconda vite.

Posizionare e Premere pulsante dell’avvitatore.

I pagati:

Spostare

Posizionare

Disaccoppiare

R

Sv 0 ÷ 25

Sn 26 ÷ 50

P D Rp.
f m d f m d f m d f m d 8 Tempi
16 19 22 24 28 31 7 17 35 4 8 19 6 T.Ef. F.R. T.T.
 ½ / 0,022

1,07

0,024
/

I criteri adottati:

½ Svf 

Dato che l’avvitatore è già stato prelevato durante l’elemento d’analisi n°6, il raggiungere e l’afferrare del movimento Spostare non vengono eseguite durante lo spostamento dell’avvitatore, quindi essendo già pagate fanno scendere lo Spostare da 1 a ½; essendo poi lo spostamento vicino(da0a25cm.) il ½ è pagato di conseguenza.

Pf + Pf

Il primo Pf è stato assegnato per il posizionamento dell’avvitatore sulla vite, il secondo per l’azione Premere Pulsante dell’avvitatore. Quindi:

0,008 + 0,007 + 0,007 = 0,022   Tempi Attivi

2aL / 1,07   Fattore di Riposo

0,022 x 1,07 = 0,024

Tempo Totale elemento n° 8.

Elemento d’analisi n° 9

TM di avvitamento = 0,02

Tutto identico all’elemento n° 7.

Elemento d’analisi n° 10  

Deporre avvitatore.

Prendere simultaneamente da contenitori n° 2 coperchi.

Posizionare coperchi su pompa.

I pagati:

Spostare

Posizionare

Disaccoppiare

R

Sv 0 ÷ 25

Sn 26 ÷ 50

P D Rp.
f m d f m d f m d f m d 8 Tempi
16 19 22 24 28 31 7 17 35 4 8 19 6 T.Ef. F.R. T.T.

½

/

/ 0,064

1,07

0,068
//

I criteri adottati:

½ Snf

Completata la fase di avvitamento, l’attrezzo è nelle mani dell’operaio quindi lo spostamento per riporlo è da considerare come ½ Snf.

Essendo però l’avvitatore appeso (pensile), secondo il nostro parere manca il pagato per riporre l’avvitatore nel suo alloggiamento, ma lasciamo perdere.

Snd + Pf 

Per quanto riguarda i pagati relativi al prelievo dei 2 coperchi valgono le analisi fatte per gli elementi n°1-2-3-4.

Pf + Pf 

Per il posizionamento dei coperchi essendo senza pressione e con un normale grado di maneggevolezza è sufficiente un solo Pf, diventano 2 perché il movimento non può essere contemporaneo. Quindi:

0,012 + 0,031 + (0,007 x 3) = 0,064   Tempi Attivi

2aL / 1,07     Fattore di Riposo

0,064 x 1,07 = 0,068

Tempo Totale elemento n° 10.

Elemento d’analisi n° 11

Prendere simultaneamente da contenitore n° 2 viti.

Posizionare vite n° 1 su coperchio, ricercare posizione su pompa,

Imboccarla ed avvitarla a fondo bloccandola.

Ripetere il tutto per la 2° vite.

I pagati:

Spostare

Posizionare

Disaccoppiare

R

Sv 0 ÷ 25

Sn 26 ÷ 50

P D Rp.
f m d f m d f m d f m d 8 Tempi
16 19 22 24 28 31 7 17 35 4 8 19 6 T.Ef. F.R. T.T.

/

/ 0,106

1,07

0,113
///  / /////
Per imboccatura, posizionamento e chiusura 2° vite T.Ef. F.R. T.T.
///  / ///// 0,068

1,07

0,072
Tempi totali dell’elemento d’analisi 0,174

1,07

0,186

I criteri adottati:

Snd 

Per quanto riguarda i pagati relativi al prelievo delle 2 viti, valgono le analisi fatte per gli elementi n°1-2-3-4.

Pf 

Inserimento della vite grande nel foro del coperchio senza pressione.

Pm

Ricerca allineamento foro filettato corrispondente su corpo pompa; Pm per posizionamento cieco.

5 Rp

5 Rp per avvitamenti manuali.

Pf 

Maggiorazione per l’applicare pressione (serraggio vite con le mani) durante l’ultimo avvitamento manuale.

per imboccatura e posizionamento 2° vite

Tolto lo spostare, si ripetono tutte operazioni per la 2° vite, dato il posizionamento cieco e le relative difficoltà non è possibile il contemporaneo.

Quindi: el. n° 11

0,031 + (0,007 x 7) + (0,017 x 2) + (0,006 x 10) = 0,174   Tempi Attivi

2aL / 1,07     Fattore di Riposo

0,174 x 1,07 = 0,186

Tempi Totali assegnati all’elemento

Elemento d’analisi n° 12  

Prendere con MD chiave da piano banco.

Posizionare chiave sulla 1° vite e bloccare.

Spostare chiave sulla 2° vite.

Ripetere la chiusura per la 2° vite.

Deporre chiave.

I pagati:

Spostare

Posizionare

Disaccoppiare

R

Sv 0 ÷ 25

Sn 26 ÷ 50

P D Rp.
f m d f m d f m d f m d 8 Tempi
16 19 22 24 28 31 7 17 35 4 8 19 6 T.Ef. F.R. T.T.

/

// 0,072

1,07

0,077
½
½ ½ //

I criteri adottati:

Snf

La chiave fissa è un oggetto di facile presa, la distanza è normale da 26 a 50  cm.

Pf

Il posizionamento della chiave sulla vite non richiede pressioni di nessun tipo quindi Pf.

Pf

Applicare pressione (serraggio vite con chiave fissa).

NB.  Questo è il movimento pagato nel manuale ed è corretto riportarlo come tale; il pagato però non è giusto perché l’azione di chiusura con la chiave fissa deve essere pagato con ½ Svf più le maggiorazioni relative al carico in Kgm esercitato durante l’azione di bloccaggio, se questo non  avvenisse sarebbe necessario ripetere l’azione ed il pagato.

½ Svf

E’ il pagato per lo spostamento della chiave fissa dalla 1°vite alla 2°. E’ ½ perché lo spostare non è completo.

Pf

Pf

Ripete la chiusura per la seconda vite.

½ Snf

Deporre la chiave nel luogo predisposto (Sn per distanza da 26 a 50 cm), facile per assenza di difficoltà, ½ per movimento incompleto essendo la chiave già in mano dell’operaio.

Quindi: el. n° 12

0,024 + (0,007 x 4) + 0,008 + 0,012 = 0,072    Tempi Attivi

2aL / 1,07   Fattore di Riposo

0,072 x 1,07 = 0,077

Tempo Totale elemento n° 12.

Elemento d’analisi n° 13  
Prendere simultaneamente complessivi ultimati e deporli nel contenitore.

I pagati:

Spostare

Posizionare

Disaccoppiare

R

Sv 0 ÷ 25

Sn 26 ÷ 50

P D Rp.
f m d f m d f m d f m d 8 Tempi
16 19 22 24 28 31 7 17 35 4 8 19 6 T.Ef. F.R. T.T.

/

/ 0,028

1,07

0,030

I criteri adottati:

Snf

I complessivi ultimati sono di facile presa e la distanza tra gli attrezzi ed il contenitore è tra 26 e 50 cm; è possibile anche il contemporaneo.

Df

Dato che il posizionamento prevedeva una leggera pressione (el. n° 1) è previsto anche un disaccoppiare facile nella fase di estrazione complessivo ultimato.

Quindi: el. n° 13

0,024 + 0,028 = 0,028   Tempi Attivi

2aL / 1,07   Fattore di Riposo  

0,028 x 1,07 = 0,0299 ~ 0,030

Tempo Totale elemento n° 13.

I dati finali – Ciclo per pezzo e produzione oraria 

Completata l’analisi si passa ai conteggi finali per definire il ciclo per pezzo e la produzione oraria.

La somma di tutti i Tempi Totali:

El. Analisi Tempi totali  Macchina lavora Tempi macchina

El. n°  1

0,077

El. n°  2

0,071

El. n°  3

0,071  

El. n°  4

0,071

El. n°  5 

0,090

El. n°  6

0,041  

El. n°  7

0,001

0,02

0,02 

El. n°  8 

0,024

El. n°  9 

0,001

0,02

0,02

El. n° 10

0,068

El. n° 11

0,186

El. n° 12

0,077

El. n° 13

0,030

 Totale

0,808

0,04

– 0,04

Sommando tutti i Tempi Totali otteniamo il Tempo Effettivo per montare non uno ma due pezzi; quindi, per avere i Tempi Unitari bisogna dividere per due, ottenendo:  

Descrizione T.Macc.Ferma T.Macc.Lavora Tempi Macc. 
Tempi Effettivi  0,808 0,04 0,04
Tempi Effettivi Unitari 0,404 0,02

0,02

Il Tempo ciclo, ossia la somma dei Tempi MF+TM che sono:

0,404 + 0,02 = 0,424

I minuti Attivi, ossia la somma dei Tempi Effettivi MF+ML che sono:

0,404 + 0,02 = 0,424

I minuti Passivi dati dai TM-ML che sono:

0,02 – 0,02 = 0

I minuti Effettivi dati dalla somma degli attivi più i passivi sono:

0,424 + 0 = 0,424

IL Tempo Medio o CICLO PER PEZZO è quindi  0,424 min/cent.

La PRODUZIONE ORARIA a 133,33 di rendimento è quindi:

La PRODUZIONE ORARIA TMC-1 a 133,33 di rendimento è quindi:

60′  

—————

= 141,5 Pezzi ora  con il TMC-1 – alleg. n° 1 – (vedi) 

0,424  

Brevi considerazioni sull’analisi esaminata 

Come avevamo scritto all’inizio del capitolo, a prescindere da marginali osservazioni che si possono muovere, questo è un rilievo correttamente eseguito.

Nella pratica quotidiana di lavoro degli analisti questa impostazione non è sempre seguita, perché costa impegno e tempo.

Il pregio principale è da ricercarsi nell’analiticità della descrizione del ciclo e, conseguentemente, nella leggibilità dei pagati assegnati.

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