Accordo Alfa Lancia - Allegato tecnico n° 2

Metrica e Maggiorazioni F.F. e F.R.

Allegato tecnico n. 2

Secondo quanto previsto dal punto 5, art. 11, Disciplina Speciale, Parte prima del C.C.N.L. 18.1.1987, ]'Azienda comunica alle Organizzazioni sindacali quanto segue.

Metrica del lavoro

I. Premessa

Lo scopo della metrica è quello di determinare il tempo necessario all'esecuzione di un dato lavoro.

li. Criteri generali del sistema

I criteri generali del sistema fanno riferimento a:

  1. ciclo di lavorazione 

  2. operazione 

  3. modalità di rilevazione dei tempi di lavorazione 

  4. coefficienti di maggiorazione 

  5. tempo effettivo 

  6. tempo ciclo.

1) Ciclo di lavorazione

Viene così denominato il razionale susseguirsi delle operazioni, necessarie alla trasformazione di un dato prodotto, secondo un ordine prestabilito.

La successione delle operazioni necessarie per la sua esecuzione è stabilita dall'Ufficio Metodi e non può essere variata ad iniziativa di altri.

2) Operazione

L'operazione è un insieme delle fasi di lavoro, chiamate «elementi d'operazione» compiute o dall'operaio, o dalla macchina, o da entrambi, in uno stesso posto di lavoro.

3) Modalità di rilevazione dei tempi di lavorazione

La determinazione dei tempi di lavorazione è effettuata utilizzando metodologie basate su criteri e fattori obiettivi di misura del lavoro. I valori risultanti dalle misurazioni degli elementi componenti le operazioni del ciclo di lavoro sono integrati da maggiorazioni corrispondenti ai valori di fattori obiettivi che influenzano il lavoro, evidenziati nel successivo punto 4).

La rilevazione dei tempi di lavorazione viene effettuata secondo due metodologie:

  1. rilievo diretto

  2. preventivazione

a) Rilievo diretto

I tempi rilevati sono ottenuti mediante diretta osservazione del ciclo operativo e valutazione degli elementi da misurare attraverso la procedura del cronometraggio, ovvero procedure di utilizzo di elementi normalizzati quali MTM, TMC, MTM2  e simili.

Rilievo cronometrico

I rilievi vengono eseguiti sul posto di lavoro da personale tecnico specializzato mediante lettura su cronometro dei tempi impiegati dal lavoratore nei singoli elementi di operazione e rilevazione della velocità di esecuzione.

Il rilievo dei tempi viene ripetuto per un appropriato numero di osservazioni, necessarie alla corretta determinazione del tempo di lavoro a seconda del tipo e delle esigenze di lavorazione.

Il giudizio di velocità viene contemporaneamente formulato dal cronotecnico sulla base di esperienze acquisite nell'osservazione di livelli «standard» di prestazione, ricavati secondo i principi della correlazione e di applicazione generalizzata nei vari settori industriali.

Fatta salva l'applicazione delle maggiorazioni di cui al punto 4), il tempo effettivo viene ricavato come segue:

n° di unità da produrre per turno 

  -------------------------------------------------------------------------------------

minuti di lavoro per turno - X' di fermate tecniche (punto 2)

I risultati dei vari rilievi vengono mediati con il sistema della triangolazione che riscontra la distribuzione dei singoli valori misurati secondo la normale «curva di Gauss».

Rilievo con elementi normalizzati

In questa procedura, viene attribuito a ciascun elemento componente l'operazione, un valore di tempo predeterminato, ricavato da tabelle di tempi standard contenute in sistemi di utilizzazione generale nell'industria, quali TMC, MTM1, MTM2 e simili, che derivano da un'amplissima rilevazione diretta nei più svariati casi di lavoro e risultano pertanto omogenei rispetto a quelli ottenuti con la rilevazione cronometrica diretta.

Fatta salva l'applicazione delle maggiorazioni di cui al punto 4) il tempo base viene ricavato per sommatoria dei valori elementari standard.

Metodo TMC

Il metodo TMC: Tempi dei Movimenti Collegati

è un sistema derivato dall'MTM idoneo alta determinazione sistematica dei tempi di lavorazione a carattere manuale. Consente di definire, tramite l'analisi dei movimenti (metodo di esecuzione), l'impegno della manodopera tenendo conto delle particolari condizioni in cui si svolge ogni singolo lavoro. La tabella relativa ai tempi standard è riportata in calce. La spiegazione del sistema sarà inviata alle Organizzazioni sindacali.

Per la prima volta che si ottiene dall'azienda la formale consegna del manuale del TMC

b) Preventivazione

I tempi preventivati sono ottenuti per confronto di identità operative, utilizzando tabelle precostituite, che contengono dati standard per le diverse fasi di operazioni componenti le singole attività di lavoro.

4) Coefficienti di maggiorazione

Il tempo rilevato, come indicato al punto 3) viene successivamente aumentato per tenere conto:

del l'affaticamento risultante dall'esecuzione del lavoro;

delle esigenze fisiologiche normalmente incidenti durante l'arco di prestazione lavorativa;

dalle condizioni ambientali.

A ciò si provvede mediante coefficienti di maggiorazione espressi in valore percentuale. I relativi valori sono indicati nella tabella riportata in calce, con raggruppamenti prestabiliti secondo le possibili combinazioni dei fattori obiettivi presi in considerazione.

I valori indicati sono comprensivi delle percentuali di maggiorazione per esigenze fisiologiche valutate nella misura uniforme del 4%. (Per le lavorazioni su impianti meccanizzati che, pur non possedendo le caratteristiche per il riconoscimento della pausa di 40' primi, richiedano però una presenza continua di organico posizionato onde non arrestare il processo produttivo, il fattore fisiologico viene goduto mediante l'attribuzione di una pausa individuale e corrispettiva sostituzione di un addetto proveniente dalla stessa area tecnologica).

Su questo capoverso si è riaperta la discussione sui nuovi vincoli, sui complessi transfertizzati, sulle innovazioni tecnologiche, sui criteri per l'assegnazione della pausa a scorrimento che non ha portato a nulla.

I tempi ciclo ed i tempi effettivi, attraverso le maggiorazioni riconosciute, tengono conto di tutti gli elementi obiettivi che globalmente influiscono sulla prestazione e che sono sistematicamente raggruppabili come segue:

atteggiamento del corpo nello svolgimento del lavoro, per le variazioni di atteggiamento che interessano il corpo, gli arti ed il capo, e posizioni disagevoli, anche se con limitato dispendio energetico, che coinvolgono fattori di natura circolatoria, variazioni del campo visivo, interventi degli organi di equilibrio, con riflessi sugli organi interni;

dispendio energetico richiesto al prestatore di lavoro, che è funzione del numero di movimenti compiuti nell'unità di tempo, del peso mosso ad ogni movimento o del peso mantenuto fermo. Si tiene conto del numero di movimenti eseguiti nell'unità di tempo e dell'intensità di prestazione, nel rapporto che collega in modo inversamente proporzionale le velocità di spostamento e l'entità dei pesi, con i relativi effetti sulle pause fra movimenti successivi;

condizioni specifiche in cui si svolge l'attività lavorativa, indipendentemente dall'influenza sul consumo energetico muscolare e precisamente grado di attenzione, condizione di illuminazione, temperatura ed umidità, rumorosità, nonché condizioni ambientali di insieme, se influenzate da presenza di fumi, polveri, vapori, affollamento, pericolosità.

La spiegazione della tabella dei F.R. sarà inviata alle Organizzazioni sindacali

 

Per la prima volta che si ottiene dall'azienda la consegna del "manuale" sui F.R. e per la prima volta nella pessima tabella FIAT dei F.R. sono presenti maggiorazioni per le condizioni ambientali mediocri, cattive e pessime dal +1 al +10% quando, ovviamente, le condizioni di nocività sono al disotto ma vicine ai M.A.C.. (vedi)

Ovviamente non è una regalia della FIAT ma frutto della tabella precedentemente in uso all'Alfa.

5) Tempo effettivo assegnato

I tempi rilevati, maggiorati secondo quanto indicato al punto 4) costituiscono il tempo effettivo assegnato alle lavorazioni.

6) Tempo ciclo

Il tempo ciclo, evidenziato nei cicli di lavorazione, è il tempo mediamente necessario per l'esecuzione dell'operazione.

Viene utilizzato per la definizione della produzione oraria media da realizzare